di Virginia Failoni Siamo a inizio marzo, si inizia a parlare di distanza sociale, quarantena, lockdown. Il pensiero corre velocemente ai miei pazienti: dovremo interrompere le terapie? Quanti di loro accetteranno di continuare online? Riusciremo a sentirci a nostro agio con uno schermo che ci separa (col senno di poi,…
IL RITORNO DEL GUARITORE FERITO
LA PARTE SANA COME BASE PER FORMULARE LO SCHEMA. OVVERO: LO SCHEMA NON INCLUDE SOLO GLI ELEMENTI PROBLEMATICI
di Giancarlo Dimaggio Una studentessa universitaria, chiamiamola Chiara. In coerenza con il suo percorso la sua attività principale è studiare. Essendo una studentessa, studia. Però lo fa tanto, in modo eccessivo, preoccupato, è concentrata completamente sull’evitare la critica che sicuramente, spietata, arriverà il giorno dell’esame. Il terapeuta nota la preoccupazione…
IL DESIDERIO DI “ESSERE VISTO” COME… SEGNO DI UNA FORMULAZIONE IMPRECISA
In TMI la formulazione condivisa del caso si basa innanzitutto sull’idenfiticazione insieme al paziente del WISH. Che in termini generali significa capire qual è il sistema motivazionale dominante in quel set di narrazioni – e nei pattern attivi nella relazione terapeutica – su cui la formulazione si basa. Molti identificano…
CI VEDIAMO ON LINE? LA VOCE DEI PAZIENTI
di Antonella Centonze Il periodo che viviamo e le condizioni di lavoro nuove alle quali ci siamo dovuti adattare hanno suscitato un grosso dibattito tra noi colleghi terapeuti: possiamo fare la terapia a distanza? È ugualmente efficace? Riusciremo ad essere caldi ed empatici come dal vivo? Entriamo nelle case dei…