Il Metacognitive Interpersonal Mindfulness Based Training (MIMBT) nasce all’interno della Terapia Metacognitiva Interpersonale come un’integrazione e variazione dei protocolli MBSR e MBCT.
Il motivo principale che ha motivato la strutturazione di un protocollo diverso è venire incontro alle esigenze di una parte di persone che non presentano solo i problemi tipici per cui possono beneficiare dei programmi già illustrati in questo sito per prevenire le ricadute depressive (MBCT), ridurre lo stress o disturbi sintomatici quali ansia e ossessioni (MBSR) ma che manifestano caratteristiche peculiari che sono tipiche dei Disturbi di Personalità.
Si tratta di quelle problematiche che hanno a che fare con gli aspetti relazionali dell’esistenza, di uno stato automatico di ruminazione mentale costantemente orientato ai problemi interpersonali, di quelle difficoltà a comprendere i propri contenuti mentali e cosa c’è nella mente altrui. Un tipico esempio sono i problemi relazionali che nascono da idee di sé rigide, antiche, pervasive, come il sentirsi un fallito o non amabile, e da idee che l’altro ci maltratterà, ci giudicherà o ci trascurerà. Sono anche quelle stesse problematiche che comportano reazioni impulsive o di ritiro per uscire dall’esperienza di dolore.
L’idea che il corso cerca di promuovere è che non sono tanto i singoli pensieri a determinare sofferenza quanto una modalità stabile di vedersi nelle relazioni con gli altri, e comportarsi di conseguenza, che nel suo insieme genera e mantiene il dolore e rende rigido il proprio assetto di vita.
Il protocollo MIMBT integra, quindi, al suo interno, gli elementi dei protocolli più tradizionali e i principi della Terapia Metacognitiva Interpersonale per far sì che i pazienti con disturbi di personalità possano usufruire al meglio della pratica di mindfulness.
Obiettivi
La partecipazione ai corsi è finalizzata a:
- Potenziare la capacità di essere consapevoli dei propri stati interni
- Acquisire la capacità di descrivere ciò che si prova, imparando a non giudicare l’esperienza interiore ma ad accogliere ed accettare tale esperienza per quello che è
- Riconoscere e gestire la ruminazione interpersonale
- Aumentare la consapevolezza dell’attivazione e del mantenimento degli schemi interpersonali disfunzionali momento per momento
- Sviluppare la capacità di restare in contatto con il proprio mondo interiore senza ricorrere a comportamenti dannosi o di fuga per mettere fine ad esperienze emotive sgradevoli e che si ritengono impossibili da gestire
- Assumere punti di vista diversi dal proprio
- Sviluppare benevolenza verso sé e gli altri
Metodologia
- Come nei protocolli MBCT e MBSR il protocollo MIMBT si fonda sulla pratica, sull’esperienza diretta
- Molto spazio viene lasciato ai momenti di condivisione, confronto e psicoeducazione
- La ruminazione interpersonale è un tema centrale dell’intero programma
- Alle pratiche meditative standard si accompagnano pratiche che si focalizzano sulle memorie di situazioni relazionali dolorose
- Vengono applicati esercizi di commutazione rapida per favorire il passaggio da uno stato mentale problematico ad uno più funzionale
- La pratica informale, più di quella formale, è utilizzata come modalità centrale per favorire la coltivazione della consapevolezza nella vita quotidiana
- L’inserimento in gruppo viene valutato a partire dal grado di consapevolezza e gestione delle proprie emozioni già acquisite dalla persona nella propria terapia individuale
Modalità di svolgimento
- Un incontro preliminare di gruppo
- 8 incontri di gruppo della durata di 2 ore ciascuno
- Un incontro individuale tra il quinto e il sesto incontro di gruppo
- Assegnazione degli esercizi a casa con particolare enfasi alla pratica informale e agli esercizi di commutazione
- Temi degli incontri: Le prime 3 sedute sono dedicate a favorire la consapevolezza delle sensazioni del corpo. Nella quarta e quinta seduta il lavoro è dedicato ad acquisire una relazione diversa con i propri pensieri e le proprie reazioni emotive, con un riferimento particolare alla ruminazione e ai temi di tipo interpersonale. Gli ultimi tre incontri sono incentrati sugli aspetti interpersonali dell’esperienza emotiva aumentando la consapevolezza dell’attivazione e del mantenimento degli schemi interpersonali disfunzionali momento per momento.
- Fase I (sedute I-III): Il lavoro sul corpo– Pilota automatico e consapevolezza del corpo: Body Scan, meditazione seduta, Hatha Yoga e meditazione camminata
- Fase II (sedute IV-V): Il lavoro su pensieri ed emozioni – Meditazione sul flusso di pensieri, sui pensieri negativi, sulle emozioni positive e negative
- Fase III (sedute VI-VIII): Il lavoro sullo schema interpersonale – Meditazione sull’esperienza interpersonale dolorosa; meditazione sul decentramento; accettazione, compassione e benevolenza
Efficacia / Efficienza
L’osservazione clinica e i risultati ottenuti dalle prime valutazioni di efficacia dei partecipanti ai corsi MIMBT sembrano testimoniare significativi miglioramenti nella capacità di cogliere i propri vissuti interni, di cogliere la differenza tra le proprie rappresentazioni mentali e la realtà, di superare idee di sé come incapace/inetto/vulnerabile a favore di una considerazione di maggiore dignità e valore personale e di prendere le distanze da quelle modalità di relazione con gli altri che causano sofferenza.